In che modo la pandemia ha segnato uno spartiacque decisivo per quanto riguarda i modi di vivere gli spazi urbani e la socialità da parte dei giovani, imponendo di ripensare in termini nuovi la progettazione stessa della città? Questo interrogativo è al centro del webinar “I giovani, la movida, la città”, organizzato il 28 settembre 2021 dal Centro Interdipartimentale per l’Etica e l’integrità nella Ricerca (CNR-CID Ethics) e l’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol (OPGA). L’incontro, introdotto da Armando Cesta (Direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali Patrimonio Culturale del CNR) e da Cinzia Caporale (Coordinatore della Commissione per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del CNR), e concluso dall’intervento del Ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone, è stato l’occasione per presentare due indagini svolte in collaborazione tra CNR e OPGA, relative al tema della movida nelle grandi città, e in particolare a Milano, e a come la pandemia e l’isolamento possono avere influito sui comportamenti giovanili. I dati sono stati presentati da Carla Collicelli (ricercatore associato al CNR-CID Ethics) e dalla responsabile della ricerca Ludovica Durst (CNR-CID Ethics).
La tavola rotonda, che ha visto la partecipazione di esperti di diverse discipline ed esponenti dell’amministrazione comunale milanese, coinvolta nella ricerca, ha delineato un quadro complesso e ricco di spunti, che esplora i profili etico-sociali e la connessione tra i temi del divertimento giovanile, la convivenza tra quartieri e movida, le proiezioni commerciali ed economiche e la sicurezza dei cittadini.
Emerge come, pur a fronte di non trascurabili criticità, la movida rappresenti uno degli ambienti di vita più importanti per la socializzazione dei giovani nei contesti urbani e una sfida per il governo della città in termini di opportunità per lo sviluppo sociale ed economico e la qualità urbana, e non ultimo come fattore di rilancio nell’uscita dalla pandemia.