Il volume “Dialogo sul suicidio medicalmente assistito” della Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili, edito da Cnr Edizioni e curato da Cinzia Caporale e Laura Palazzani, si inserisce nell’attuale dibattito sul suicidio medicalmente assistito che è seguito alla sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019 e affronta il tema da svariate prospettive con uno sguardo interdisciplinare.
Giuliano Amato, nell’introduzione, scrive: Il suicidio assistito è un tema su cui esistono, e sono fortemente radicate, opinioni diverse. Hanno spesso fonte religiosa, ma non solo. Nota il documento qui pubblicato, e proprio al suo esordio, che la differenza fra lasciar morire e aiutare a morire ha fonti epistemologiche e non c’è volontarismo, di nessun genere, che possa cancellarle. Di ciò, noi del Cortile, siamo abituati a prendere atto, si tratta anzi, quasi sempre, del nostro punto di partenza; partenza verso la ricerca di un punto di incontro, che non sacrifichi l’opinione di alcuno, ma consenta di convergere verso soluzioni, che comunque tengono conto di tutti. È quello che, sia pure con difficoltà e con dubbi che rimangono aperti a ulteriori riflessioni, è accaduto anche questa volta. Certo, ci ha unito il rispetto degli uni per i principi degli altri […]. Ma ciò che ci ha consentito di procedere in una ricerca comune […] è stata la comune volontà di non metterli esplicitamente in campo davanti a circostanze nelle quali dominante era ed è per tutti noi un fortissimo e fortemente condiviso fattore comune: la pietà umana, che è insieme sentimento di solidarietà e fonte di azione solidale.